Come conservare la pasta fatta in casa
Quando decidiamo di tirar fuori spianatoia e mattarello con l’intenzione di fare scorte, dobbiamo tenere in considerazione come conservare la pasta fatta in casa in modo da averla sempre disponibile per ogni nostra ricetta.
La pasta fresca è un must della cucina italiana e abbiamo già visto i modi per realizzare la pasta all’uovo e la ricetta della pasta fatta in casa senza uova. In questo articolo vediamo, invece, i diversi modi per conservare la pasta fresca, metodi che non ne alterano minimamente la qualità. Le tecniche sono fondamentalmente tre: conservazione in frigorifero, congelamento ed essiccazione
Conservare la pasta fresca in frigorifero
La pasta fatta in casa si può conservare facilmente in frigorifero. Bisogna, però, tenere presente che non tutta la pasta fresca si mantiene in frigorifero allo stesso modo e per ogni formato bisogna usare delle accortezze.
La pasta fresca semplice, sia all’uovo che senza uova – parliamo di tagliatelle, fettuccine, orecchiette e simili – si conserva in frigorifero per diversi giorni, a seconda della tipologia. La pasta all’uovo per circa 3-4 giorni, mentre la pasta senza uova resiste fino a 6-7 giorni. La condizione fondamentale è, però, che la pasta fresca sia chiusa in un sacchetto di plastica, questo per evitare che si asciughi e si rompa in cottura.
La pasta ripiena, invece, è più delicata da conservare perché la differenza la fa la farcitura. Nel caso di pasta fresca ripiena di carne o pesce la conservazione è di circa 2 giorni a patto che la pasta sia chiusa nella plastica. Diverso è il caso della pasta ripiena di formaggi e verdure, poiché la fuoriuscita di siero potrebbe rendere la pasta troppo umida con il rischio di appiccicarsi o rompersi. In questo caso, quindi, la conservazione della pasta fresca ripiena non deve avvenire in buste di plastica ma in un vassoio aperto, cosparso di semola o semola di riso.
Congelare la pasta fatta in casa
Un altro metodo per conservare la pasta fresca è quello di utilizzare il freezer. Con il congelamento, infatti, rimangono inalterate tutte le proprietà della pasta che può essere così conservata fino a due mesi. Anche in questo caso bisogna utilizzare dei sacchetti gelo in cui riporre la pasta.
La pasta farcita, invece, segue in iter leggermente diverso. Vediamo come congelare la pasta fresca fatta in casa ripiena. Il primo passo è quello di sbianchire la pasta ripiena, ovvero buttarla in acqua bollente per 20 secondi. Scolarla e farla asciugare su un panno. Per evitare, poi, che i tortellini o ravioli si attacchino l’uno con l’altro durante la conservazione, bisogna disporli distanziati su un vassoio e posizionarlo in freezer. Una volta congelati, si possono tranquillamente mettere in un sacchetto di plastica. Quando arriva il momento di cucinarla, l’unica accortezza da utilizzare con la pasta fresca è quella di buttarla congelata direttamente nell’acqua bollente. In pratica non bisogna scongelarla, anzi, se dovesse succedere, il disastro è assicurato!
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Essiccare la pasta fatta in casa
Una delle tecniche più complicate e delle imprese più difficili da realizzare senza strumenti professionali è capire come essiccare la pasta fatta in casa. Dell’essiccazione abbiamo già parlato e abbiamo visto quali sono gli strumenti per essiccare la pasta fresca. La teoria è semplice: la pasta deve asciugare fino a che tutta la parte liquida utilizzata per fare l’impasto originale evapori. In questo modo, per la pasta fresca non ci saranno problemi di muffa e di conservazione.
La pasta fatta in casa si può, quindi, essiccare all’aria aperta ma le condizioni ambientali – freddo, umido, corrente – influiscono molto. Per ovviare a questo problema, si possono utilizzare i più moderni essiccatori casalinghi che, asciugando la pasta a temperature molto basse – circa 40° – velocizzano il processo di evaporazione e seccano prima la pasta. Inoltre, asciugandola completamente, evitano che qualunque residuo di umidità possa rovinare il prodotto.
Con questo metodo, quindi, si può conservare sia la pasta fresca all’uovo, per circa un mese, che la pasta fresca senza uova per lo stesso periodo.
La tecnica dell’essiccazione, invece, non è indicata per due tipologie di pasta fresca: la pasta fresca ripiena e la pasta trafilata bucata.
Si intendono per bucati tutti quei formati che hanno un interno e un esterno. Fanno parte di questa categoria i rigatoni, le penne, i paccheri e tutti i formati simili. In questo caso il problema è dato dalla velocità di asciugatura della parte esterna rispetto alla parte interna: questa, inevitabilmente, rimarrà più umida e si asciugherà molto più lentamente. Questo processo provoca una tensione nella superficie della pasta che culminerà, con molta probabilità, nella rottura in cottura.